Good Practice Project
La pesca commerciale e quella sportiva sono una componente importante nella Curlandia settentrionale ma sino a recentemente, a causa dello scarso monitoraggio di queste attività, non si sapeva molto del loro impatto sulle risorse ittiche locali. Di fatto, un unico ispettore della pesca operava sull’intero territorio (2 472 km²), con una dotazione di soli 30 litri di carburante al mese! Ma il Circolo della pesca di Ventspils, un’associazione di volontariato creata nel 2011 cui aderiscono operatori della pesca commerciale e appassionati di pesca sportiva intenzionati a proteggere la biodiversità acquatica, ha deciso di cambiare le cose.
Il primo passo verso il successo era prevedere un supporto tecnico per azioni di pattugliamento più incisive nelle acque interne e lungo la costa, così da contrastare le attività di pesca illegali e tutelare la biodiversità acquatica. Il progetto mirava inoltre a promuovere lo sviluppo della regione preservandone l’ambiente, unico nel suo genere, e migliorando la qualità della vita dei suoi abitanti.
Con il sostegno del FLAG Curlandia settentrionale e grazie a un finanziamento stanziato nell’ambito dell’Asse 4 del FEP, questa associazione di volontari ha avviato una serie di attività nella zona, tra cui il monitoraggio della pesca commerciale e sportiva e il ripopolamento con novellame. Nell’ambito del progetto sono stati inoltre organizzati corsi di formazione per pescatori (ad esempio, sulle questioni ambientali e sulla legislazione nazionale in materia) finalizzati all’ottenimento della qualifica di ispettore pubblico della pesca. Il FLAG ha anche fornito loro consulenza sulle procedure e i bandi per l’acquisto delle attrezzature di sorveglianza. Anche alcune specifiche apparecchiature sono state acquistate grazie a un finanziamento del FLAG:
attrezzature per le imbarcazioni e un carrello per il trasporto delle barche per garantire azioni di pattugliamento sicure ed efficaci sui fiumi e lungo le coste;
fototrappole posizionate in punti strategici, quali ad esempio le aree di riproduzione delle trote in alcuni fiumi, per monitorare l’attività umana nelle ore notturne, soprattutto nelle zone in cui si verificavano frequentemente casi di pesca illegale;
un dispositivo per la visione notturna, così da poter utilizzare la fototrappola e il dispositivo di videoregistrazione anche in condizioni di buio totale.
dalla fine del progetto sono stati formati sei ispettori della pesca e sono stati realizzati 165 giri di ispezione. Questi controlli hanno contribuito a eliminare: 119 reti nelle acque interne (per un totale di 6 565 metri); 300 metri di reti da pesca abbandonate, raccolte durante le attività di pulizia del mare; nove nasse; sei dispositivi di pesca galleggianti illegali; numerose dighe costruite dai castori nelle zone di riproduzione delle specie ittiche. L’associazione è stata inoltre coinvolta nell’elaborazione della politica nazionale e ha espresso opinioni e proposto emendamenti per incentivare una politica più sostenibile.
Sono stati organizzati anche diversi eventi, tra cui:
questo tipo di progetto potrebbe essere adatto ad altre zone di intervento dei FLAG dove esistono tensioni tra operatori della pesca commerciale e appassionati di pesca sportiva e dove gli stock ittici delle specie interessate sono in declino. Tuttavia, il successo dipende da una reale volontà di proteggere le risorse locali; nel caso in esame si è fatto affidamento sul volontariato dei pescatori della zona (sia professionisti, sia amanti della pesca sportiva).
la disponibilità degli abitanti della zona a impegnarsi e dedicare il proprio tempo libero a proteggere le risorse locali è stata fondamentale per il successo del progetto. La zona può oggi contare su sette ispettori della pesca, invece di uno solo: un fattore decisivo che ha drasticamente migliorato le capacità di monitoraggio locale.
Total project cost | €22 000 |
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FLAG grant |
€19 800 |
Beneficiary contribution |
€2 200 |
Timeframe of implementation | From Jan 2012 to Jan 2013 |
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Sea Basins |
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