Descrivere gli obiettivi del progetto (ad esempio, far fronte a determinate incognite scientifiche o esigenze scientifiche o cliniche)
Il progetto ha 2 obiettivi: 1) studiare il potenziale terapeutico della produzione di ceruloplasmina endogena attraverso il trasferimento del gene CP mediante vettori lentivirali nel fegato di topi Cp-KO modello di aceruloplasminemia; 2) definire il difetto della barriera cerebrale emato-liquorale come meccanismo patologico che permette alla ceruloplasmina di entrare nel cervello valutando in vivo nel modello preclinico l'attraversamento di barriera della ceruloplasmina e la sua biodistribuzione
Quali sono i potenziali benefici che potrebbero derivare da questo progetto? Illustrare in che modo, grazie al progetto, la scienza potrebbe avanzare o gli esseri umani, gli animali o lambiente potrebbero in ultima analisi trarre benefici. Se del caso, distinguere tra benefici a breve termine (durante lo svolgimento del progetto) e benefici a lungo termine (che potrebbero maturare dopo la conclusione del progetto)
L'aceruloplasminemia è una malattia negletta sulla quale sono effettuati pochi studi e per cui non esistono terapie. In questo studio individueremo nuovi approcci terapeutici efficaci sul modello murino, che avranno un'importante ricaduta sullo sviluppo di terapie anche nell'uomo, con grande impatto non solo sulla salute di questi pazienti, ma anche di quella dei pazienti con malattie neurodegenerative che coinvolgono la perdita di funzione della ceruloplasmina (ad esempio le malattie di Menkes, di Wilson, il morbo di Alzheimer e di Parkinson).
L'approccio con terapia genica che proponiamo è stato testato con successo in altre malattie, ma non ha precedenti per una terapia che agisce anche all'interno del cervello. Ciò avrà un duplice effetto benefico sia sui deficit sistemici che neurologici, superando i limiti della terapia sostitutiva con somministrazione di proteine. Le indicazioni che avremo dal nostro studio sulla bio-disponibilità a livello cerebrale di molecole somministrate via endovena saranno d'interesse generale per la somministrazione di farmaci che agiscono all'interno del sistema nervoso centrale. L'identificazione di un nuovo meccanismo patologico di perdita di barriera farebbe luce sul ruolo dei plessi coroidei nell'aceruloplasminemia, che potrebbe essere rilevante anche in altre malattie genetiche che interessano il sistema nervoso e che potrebbero essere trattate con terapie sostitutive.
In quali procedure saranno tipicamente utilizzati gli animali (ad esempio iniezioni, procedure chirurgiche)? Indicare il numero e la durata di queste procedure
A tale scopo utilizzeremo un modello di topo nel quale il gene della ceruloplasmina è stato inattivato e che mostra gli aspetti dell'aceruloplasminemia, incluse le alterazioni neurologiche. In questi animali indurremo la produzione di ceruloplasmina endogena attraverso il trasferimento del suo gene nel fegato, in modo che la proteina che verrà rilasciata nel sangue possa raggiungere il cervello, in cui entrerà grazie ad un difetto nella barriera cerebrale che divide l'organo dal resto del corpo. Gli animali mancanti del gene della ceruloplasmina saranno trattati con la terapia genica, prima dell'insorgenza dei sintomi neurologici della malattia, e dopo quattro mesi saranno paragonati ai topi non trattati, che nel frattempo avranno sviluppato neurodegenerazione, e a topi sani di controllo. L'effetto terapeutico sarà valutato sulla base dei miglioramenti dei sintomi legati al deficit di movimento, sul recupero dell'attività ferrosidasica, la riduzione dei depositi di ferro nel cervello e sulla diminuzione della perdita di cellule neuronali. Inoltre, nel modello preclinico di aceruloplasminemia, studieremo il difetto della barriera cerebrale che potrebbero spiegare l'efficacia terapeutica sulla neurodegenerazione e la risposta immunitaria contro la ceruloplasmina prodotta che potrebbe spiegare un eventuale mancato o ridotto effetto terapeutico
Quali sono gli impatti/effetti avversi previsti sugli animali (ad esempio dolore, perdita di peso, inattività/mobilità ridotta, stress, comportamento anomalo) e quanto dureranno tali effetti?
Le somministrazioni dei vettori lentivirali e della ceruloplasmina radiomarcata tramite iniezione endovenose in vasi superficiali non apportano dolore all'animale. Il prelievo di sangue dal seno retro-orbitale, che potrebbe generare sofferenza di tipo moderato, e le analisi di tomografia computerizzata saranno condotte in anestesia generale. I test comportamentali previsti non inducono dolore, né creano situazioni di stress. La procedura di eutanasia programmata alla fine del trattamento, che prevede la perfusione dell'animale, sarà eseguita in anestesia profonda, con gli animali in condizioni di non risveglio, quindi non sarà indotto dolore.
I topi CpKO sono un modello patologico con sintomatologia clinica lieve nei primi 6-10 mesi, in seguito sviluppano il fenotipo neurodegenerativo, con una sintomatologia grave in animali di età superiore ai 16 mesi. Nel nostro studio, saranno utilizzati topi di massimo 10 mesi, in cui la sintomatologia neurologica è moderata. Tuttavia, il livello di sofferenza indotto agli animali sarà classificato come grave, in considerazione dell'accumulo delle procedure sperimentali in concomitanza con il fenotipo patologico dei topi CpKO.
Non è possibile ridurre questi effetti non essendo disponibile alcuna terapia, inoltre verrebbe meno la possibilità di valutare i possibili effetti terapeutici del trattamento sperimentale proposto.
Quali specie di animali e quanti animali si prevede di utilizzare? Quali sono le gravità previste e il numero di animali in ciascuna categoria di gravità (per specie)?
Specie
Numero totale
Numero stimato per gravità
Non risveglio
Lieve
Moderata
Grave
Che cosa accadrà agli animali mantenuti in vita al termine della procedura?
Specie
Numero stimato di animali destinati a essere riutilizzati, reintrodotti nellhabitat o in un sistema di allevamento o reinseriti
Riutilizzati
Reintrodotti
Reinseriti
Fornire i motivi della sorte prevista degli animali dopo la procedura
Gli animali al termine delle fasi sperimentali saranno soppressi al fine di prelevare tessuti ed organi destinati ad indagini anatomo-patologiche macro e microscopiche
1. Replacement (sostituzione)
Indicare quali alternative non animali sono disponibili nel settore e i motivi per cui non si possono utilizzare per gli scopi del progetto
Il modello di topo in cui il gene della ceruloplasmina è stato inattivato è quello che meglio ricapitola le condizioni dei pazienti con aceruloplasminemia, incluse le alterazioni neurologiche, nella loro complessità di interazione fra i diversi tipi cellulari. Eventuali modelli cellulari in cui è silenziata l'espressione di ceruloplasmina non sarebbero in grado di ricreare questa complessità d'interazioni. Riteniamo pertanto che il modello murino da noi selezionato rappresenti il modello ideale e a più basso sviluppo neurologico per raggiungere gli obiettivi della nostra ricerca. Inoltre, l'uso del modello animale è indispensabile per gli studi di biodistribuzione del farmaco, e per la valutazione dei parametri comportamentali e motori.
2. Reduction (riduzione)
Illustrare il modo in cui è stato determinato il numero di animali per questo progetto. Descrivere le misure intraprese per ridurre il numero di animali da utilizzare e i principi adottati per la progettazione degli studi. Se del caso, descrivere le pratiche che verranno utilizzate per l’intera durata del progetto al fine di ridurre al minimo il numero di animali utilizzati, in linea con gli obiettivi scientifici. Tali pratiche possono comprendere, ad esempio, studi pilota, modellizzazione al computer, condivisione di tessuti e riutilizzo
Sulla base degli studi precedenti effettuati sui topi CpKO con somministrazione di ceruloplasmina a scopo terapeutico, abbiamo calcolato, mediante il programma G*Power, il numero di animali minimo per ottenere dati statisticamente significativi, anche tenendo conto della possibile variabilità di efficacia della terapia. Non essendo documentate nell'aceruloplasminemia differenze fra maschi e femmine nell'incidenza e sintomatologia, useremo entrambi per gli esperimenti, riducendo il numero di animali sperimentali. Per tutti gli esperimenti, i gruppi e la numerosità di topi per gruppo è stata valutata in modo da avere tutti i controlli necessari per una corretta interpretazione dei dati sperimentali, limitando al massimo il numero di animali utilizzati. L'utilizzo dei topi C57Bl/6J-CpKO eterozigoti non idonei provenienti dal progetto in corso, per la generazione degli animali sperimentali, permetterà di ridurre il numero di animali con fenotipo sofferente CpKO generati e utilizzati nel progetto.
3. Refinement (perfezionamento)
Fornire esempi delle misure specifiche (ad esempio maggiore monitoraggio, cure postoperatorie, trattamento del dolore, addestramento degli animali) da adottare, in relazione alle procedure, per ridurre al minimo i costi relativi al benessere (danni) per gli animali. Descrivere i meccanismi utili per adottare tecniche di perfezionamento emergenti durante il ciclo di vita del progetto
L'uso dei modelli di topo per gli studi pre-clinici è giustificato dalla qualità delle informazioni che se ne possono trarre, che non sono raggiungibili attraverso i soli studi in vitro, e che possono portare all'identificazione di possibili terapie per il trattamento dell'aceruloplasminemia. Nell'intero progetto il livello di sofferenza indotto agli animali sarà lieve o moderato per i gruppi di controllo e grave per i topi con fenotipo Cp-KO.
Nello studio, dopo la somministrazione dei vettori lentivirali, o ceruloplasmina radiomarcata, non ci si attende sofferenza, tuttavia gli animali saranno tenuti in osservazione durante tutto il periodo sperimentale. L'insorgenza di eventuale sofferenza e stress sarà monitorata misurando una griglia di parametri che consentono di intraprendere azioni correttive o decidere di sopprimere l'animale. Al termine del trattamento, gli animali saranno sacrificati con inalazione di CO2 e dislocazione cervicale, o mediante perfusione con soluzione salina dopo induzione di anestesia profonda. Queste procedure non causano sofferenza in quanto applicate su topi anestetizzati.
Non sarà indotto dolore o stress negli animali, sia nelle analisi di tomografia computerizzata (condotte in topi anestetizzati), sia nei test comportamentali di valutazione delle capacità motorie dove non sono presenti stimoli nocivi di alcun genere.
Illustrare le scelte delle specie e delle relative fasi della vita
Per il progetto utilizzeremo un modello di topo di aceruloplasminemia, già usato da noi con successo , prodotto e reso disponibile da collaboratori , modello nel quale il gene della ceruloplasmina è stato inattivato. Questi animali mostrano gli aspetti clinici dell'aceruloplasminemia incluse le alterazioni neurologiche e ricapitolano nella loro complessità molti degli aspetti della patologia umana rivelandosi un modello unico per lo studio di questa patologia o, come nel nostro caso, per lo studio di innovativi approcci terapeutici. I topi saranno trattati con vettori lentivirali per indurre la produzione endogena della ceruloplasmina, che è stata dimostrata essere capace di attraversare le barriere che dividono il cervello dal resto del corpo, rendendosi accessibile al tessuto nervoso . L'uso del modello animale è indispensabile per gli studi di farmacocinetica dell'efficacia della terapia genica a livello sistemico e del sistema nervoso centrale, per la valutazione dei parametri comportamentali e motori che riflettono la sintomatologia neurologica.
Progetto selezionato per VR?
Motivi della valutazione retrospettiva
Comporta procedure classificate "gravi"
Utilizza primati non umani
Precisazione dell"altro motivo" alla base della valutazione retrospettiva